Settembre è sinonimo di ripartenza ma spesso è associato allo stress Con la fine delle vacanze e la ripresa delle attività scolastiche, lavorative e familiari, il mese di Settembre può rivelarsi un momento faticoso anche sul piano psicologico. Ci sono scadenze, decisioni da prendere, nuovi inizi e agende che si riempiono .
Questo può generare una sensazione di sovraccarico emotivo che usiamo chiamare “stress da rientro” . Certo non si tratta di una psicopatologia ma può influire sul nostro benessere mentale e sulla nostra qualità della vita. Lo “stress da rientro” si può manifestare in diversi modi ad esempio: irritabilità, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, senso di sopraffazione , stanchezza, e in alcuni casi, calo dell’umore o sintomi ansiosi. Lo stress è una reazione fisiologica finalizzata a proteggere l’organismo di fronte a stimoli esterni o interni ed ha anche una valenza adattiva .
La soluzione non è reprimere o ignorare i segnali del corpo e le emozioni spiacevoli, ma piuttosto ascoltarsi , accogliere con consapevolezza ciò che sentiamo e scegliere come rispondere alle emozioni che proviamo in modo funzionale.
Ecco alcune pratiche che possono essere utili per affrontare il mese della ripartenza:
- Dare un ordine gentile alla ripresa per evitare di concentrare tutto nei primi giorni. Non tutto è urgente! (tecnica smart) Distribuite gli impegni e concedersi “zone neutre” di decompressione e ritmo più lento e possibilmente in spazi naturali.
- Riprendiamo orari di sonno, dei pasti e l’attività fisica in modo da favorire il ritmo circadiano.
- Praticare meditazione o la mindfulness anche solo pochi minuti al giorno, essere consapevolmente nel presente riduce l’attivazione fisiologica e favorisce un equilibrio psicofisico.
- Scrivere o parlare di ciò che si prova. Questo è utile per essere consapevoli del “dentro di noi”, per lasciare andare ciò che non serve e ciò che è passato.
- Ricordati che non possiamo controllare tutto, ma possiamo occuparci di ciò che realisticamente possiamo controllare. Allenati a separare i compiti reali dalle aspettative idealizzate e scegli su cosa focalizzare la tua attenzione , questo ridurrà il senso di impotenza.
- Coltiva piccoli , quindi sostenibili , piaceri quotidiani: un caffè, un abbraccio , uno sguardo alla natura intorno a te, un saluto affettuoso e fiducioso ai tuoi affetti.
Ogni Settembre è un nuovo inizio: respira e un passo alla volta vai verso la tua direzione!
I bambini piangono, protestano e fanno i capricci. A volte gli adulti si aspettano che i bambini inizino a gestire i propri sentimenti senza crolli o scoppi di rabbia. L’autoregolazione emotiva non è una competenza che i bambini acquisiscono spontaneamente o per effetto del passare del tempo. se vuoi qui trovi alcune strategie per aiutare i bambini a gestire i loro sentimenti.
Conoscere le proprie emozioni aiuta a gestirle e migliora le relazioni
La psicologia più aiutarti ad individuare i tuoi scopi , a pianificare le tue mosse e mantenere attiva la tua motivazione per tutto il tempo che serve a raggiungere gli obbiettivi. Vuoi conoscere la strategia più utilizzata nella definizione di obiettivi? Be Smart
Per il bambino il gioco svolge svariate funzioni di tipo motorio, intellettivo, sociale, emotivo, affettivo. Il gioco allena la mente e il corpo, sviluppa la fantasia e regola l’emotività. Giocando s’impara a socializzare e comunicare in maniera efficace sia con i coetanei, sia con gli adulti.
“Chi è lo psicologo?” potrebbe sembrare una domanda scontata e banale, tuttavia fondamentale per capire davvero a fondo questa professione.