Bambinipsicologia in emergenza
I BAMBINI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS consigli per genitori e insegnanti

CONSIGLI PER I GENITORI

E’ possibile dare informazioni sul Coronavirus ai bambini? Ecco come

Comunicate informazioni CHIARE E VERE, ma filtrandole in base all’età del bambino, in modo che possano essere comprese dal punto di vista cognitivo e sopportate dal punto di vista emotivo. Non nascondere e non negare l’evidenza ! Se il bambino vi domanda cosa sta accadendo non si può certo dire: “Non è niente, non devi avere paura!”.  Non può essere niente se le scuole sono chiuse, e stiamo tutti in casa ! Non è consigliabile rispondere : ” Non sono cose da bambini lo capirai quando sarai grande !”. Il bambino sta vivendo la situazione ora che è piccolo , ed è possibile che abbia paura ora, un’emozione primaria che anche noi adulti proviamo.

E’ importante a non esporre i bambini o sovraesporli a immagine e notizie non adatte al loro livello di comprensione. Alla fine di questo articolo il suggerimento di materiali adatti.

Alcuni li trovate sul mio telegram  https://t.me/psixtutti

DARE MESSAGGI POSITIVI SI PUO’?

Anche in emergenza si può, non significa trovare il lato positivo di una situazione brutta ma aiutare i bambini a notare alcuni aspetti veri, importanti e positivi.

Spiegate che ci sono tante persone che si stanno occupando di questa emergenza:

  • Gli scienziati esperti di visus e di epidemie che stanno studiando questo nemico invisibile, piccolo ma minaccioso;
  • I medici, gli infermieri e gli operatori socio-assistenziali che stanno lavorando giorno e notte per gli ammalati;
  • I politici che stanno lavorando moltissimo per gli ammalati e per i sani!

Dite ai bambini che le nuove regole, sono importanti per tutelare la salute di tutti e dobbiamo seguirle con molto rigore e attenzione. Voi siete l’esempio poiché  “le parole contano ma i fatti trascinano “.

DARE SICUREZZA AI BAMBINI SI PUO’ AL TEMPO DEL CORONAVIRUS?

Cari genitori, dare sicurezza oggi ai vostri figli vi sembrerà più difficile ma voi siete la base sicura per i vostri bambini, super eroi per i più piccoli, esempi da seguire o da contrastare per i vostri figli adolescenti, ma siete e pur sempre sarete una base sicura.

Da voi oggi impareranno anche a sopportare le crisi. Tutti, adulti e bambini, diventeremo probabilmente più bravi a tollerare maggiormente le frustrazioni.

Dare sicurezza significa aiutare i bambini a continuare a fare le cose da bambini: giocare, parlare di cose divertenti fare i compiti e imparare cose nuove.

Certo in uno spazio più piccolo e solo i familiari ma giocare, raccontarsi cose divertenti, sorridere, fare i compiti e imparare cose nuove si può!

I bambini hanno bisogno di stare con mamma e papà senza che vedano solo volti spaventati e allarmati. Ma anche sereni e sorridenti.  I bambini sono piccoli ma osservano e comprendono. Essi ascoltano le vostre parole e vedono anche il vostro volto. I bambini notano le incongruenze degli adulti, ad esempio se una mamma o un papà dice: “Non c’è da avere paura”, poi fa scorte alimentari per un esercito, può generare confusione nel bambino che probabilmente si chiederà se fa bene a credere alla mamma o al papà.

Un bambino per sentirsi sicuro ha bisogno di stare con un adulto in grado di trasmettere affetto e padronanza. In primis padronanza di se stesso.

La fiducia è indispensabile per dare sicurezza.

Se non riuscite a calmare voi stessi, non potete dare sicurezza al vostro bambino ! In https://t.me/psixtutti/208 trovate la meditazione dei quattro sassolini pensata per i bambini ma adatta a tutti.

Se non riuscite a calmare voi stessi, fatevi supportare da altri familiari o attraverso la comunità, la rete di amicizie ed eventualmente consultate gli specialisti. Chiedere aiuto è un ottima strategia non un segno di debolezza!

Cari genitori usate questo tempo senza scuola, se potete, anche per concedere a voi e ai vostri bambini delle attività ricreative in più, riscoprendo il giocare insieme o coinvolgendoli in piccole attività di casa.

 

CONSIGLI PER I DOCENTI

per aiutare gli studenti a sentirsi a scuola a casa

 

Cari insegnati,

A voi il compito di portare la scuola a casa e di far sentire che alcune cose non cambiano.  Cambia la forma ma i contenuti restano e si trasmettono . Rimane viva anche la relazione docente- alunno , può continuare ad essere alimentata. Talvolta nella crisi e nella distanza i rapporti si rinforzano. Cosa potete fare per raggiungere questo goal?

Rassicurare i propri alunni con messaggi positivi, di vicinanza emotiva. Usate il saluto quotidiano con le stesse parole che tipicamente pronunciavate in classe.

Per la scuola dell’infanzia

Mantenere una routine anche per i più piccoli della scuola dell’infanzia è molto utile. Potete salutarli con il consueto rituale del buongiorno e il calendario insieme. E’ una buona idea anche mandare il vostro video saluto dalla vostra casa. I bambini incuriositi dalla cucina delle maestra o dal cane in salotto presteranno attenzione al vostro messaggio che li aiuta a mantenersi orientati nel tempo e nello spazio.

Proporre lavoretti creativi da costruire a casa e con materiali di uso comune. Leggere per loro una storia, registrando un audio. La vostra voce è importante.

Per la scuola primaria e secondaria di primo grado

-Mantenere la routine delle discipline per quanto possibile, ad esempio indicando i colori delle copertine.

-Distribuire i compiti indicando i giorni della settimana nei quali eseguirli.

-Correggere i compiti virtualmente insieme.

Per la scuola secondaria

-Utilizzare il web, non solo per la didattica ma anche per messaggi e videomessaggi rivolti al gruppo classe.

-Mandare un orario per materie.

-Assegnare compiti cadenzati regolarmente che vi manderanno per e-mail. Correggerli virtualmente insieme

-Rimanere in contatto con gli alunni anche singolarmente inviando messaggi personali. Il team docente potrà suddividersi gli alunni in modo da avere con ciascuno un canale di relazione privilegiato.

Ricordate che in adolescenza emergono sentimenti intensi e spesso sono presenti contrasti con i genitori.

Avere un altro adulto con cui comunicare è importante per un adolescente!

 

GRAZIE BAMBINI!

Infine, ma non meno importante, è necessario dire  grazie ai bambini i cui genitori sono “in prima linea” nell’emergenza. Ci sono bambini che hanno un papà o una mamma medico o infermiere che lavorano moltissime ore in “prima linea”.

Grazie bambini che in questo momento vedete per poco tempo il vostro genitore. Quando mamma o papà tornano a casa voi siete capaci di osservarli a distanza di almeno un metro, di mandare grandi abbracci senza stringerli, di lasciare un bigliettino sul piatto mentre cena senza di voi.  Grazie percentuale dal Oppure il video di un  cellulare raccontate e fate sorridere il vostro genitore.

Voi bambini che accettate tutto questo siete  energia, siete  la tifoseria numero uno accanto ai campioni!

Grazie bambini figli di medici, infermieri, operatori socio assistenziali, tecnici, ricercatori, addetti alle pulizie, farmacisti, addetti ai supermercati, corrieri, giornalisti e forze dell’ordine. Grazie perchè sopportate di non avere il solito bacio del buongiorno e la storia della buona notte.

E noi, tutti noi altri adulti ricordiamoci di ringraziare questi bambini dicendo loro quanto loro siano in gamba , non solo i loro genitori !

SITI CON MATERIALI UTILI PER GENITORI E  BAMBINI 
  • La filastrocca di Roberto Piumini L’ho letta per voi e la trovate sul mio telegram  https://t.me/psixtutti
  • Suggerimenti per l’attività motoria https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-stili-vita-attivita-fisica-0-11-anni